Più o meno a ogni fine agosto si riuniscono tutti i presidenti della Serie A. Galliani manda l’sms a tutti: «CvedAcasaMIA prosW.E.ore19.NNfatTARDvadb. CYAO.adry». Risponde solo De Laurentiis: «KcacchioSTAIdicenn?».
ORE 18,56. Il sabato successivo Giovanni Lombardi Stronati (proprio lui) è il primo a bussare al citofono. Infatti va di fretta, che poi deve scappare per impegni improrogabili.
ORE 19,00. Comincia ad affollarsi di macchine il portone di casa Galliani: Moratti parcheggia il suo Mercedes, Zamparini il suo Porsche e Cobolli Gigli il suo New Holland.
ORE 19,08. Giovanni Lombardi Stronati (sì sì) finisce di dire il suo nome al citofono. (E soprattutto far capire chi è).
ORE 19,45. La Menarini è l’ultima ad arrivare, «scusate, avevo un grosso impegno di lavoro», con le scarpe nuove, la manicure appena fatta, trucco impeccabile, etichette ancora attaccate ai vestiti e l’odore tipico del parrucchiere ancora addosso.
ORE 19,55. Galliani chiarisce ai microfoni che anche questo sarà un mercato esilissimo. Poi ammicca a Moratti e Cobolli e scoppia in una risata fragorosa e satanica.
ORE 20,13. Tutti i presidenti intorno al tavolo. De Laurentiis propone di fare tre cartelle cinquanta centesimi. Poi gli spiegano che la serata tombola è rimandata a sabato prossimo.
ORE 20,16. Ops, Diego e Andrea Della Valle vogliono fare una sola squadra e quindi le formazioni ammontano a diciannove. Malumore generale. «Raga’, ci tocca chiamare Lotito».
ORE 20,22. No, non c’è che dire: ognuno ha portato qualcosa di buono per fare bella figura. Campedelli offre guantiere di pandori, Cellino porta cesti di arance della Florida e Preziosi dispensa vassoi stracolmi di gormiti.
ORE 20,24. Si scelgono le regole. Galliani cerca di mettere l’accordo sul numero di giocatori da avere in rosa. Moratti chiede massimo quanti difensori e quanti centrocampisti si possono comprare. Zamparini chiede quanti allenatori, pure.
ORE 20,28. Il presidente della Samp Garrone è scelto come banditore d’asta. In realtà questo ruolo cambierà durante la serata a causa delle troppe lamentele: Garrone conta troppo veloce, Semeraro conta troppo lento, Galliani non sa contare, e così via.
ORE 20,29. Abbiati. Galliani: «Uno». E parte la solita battuta: «Eh, ora come sempre deve comprarsi tutto il Milan».
ORE 20,34. Come in tutte le fantasquadre detenute da due (o più) presidenti, anche Diego e Andrea Della Valle iniziano con uno che finisce le frasi dell’altro. Dopo 5 minuti però stanno litigando anche solo per i colori sociali da dare alla squadra.
ORE 20,35. La Sensi e la Menarini chiedono di interrompere per 20 minuti l’asta. Devono vedere Un posto al sole.
ORE 21,15. Cairo spende pochissimo per la difesa. E arrivati a Zuniga, addirittura Lotito ancora deve comprare difensori. Prende il rimasuglio a un milione: Cribari, Rozehnal, Radu, Diakité…
ORE 21,21. Cobolli Gigli finge di consultare il suo quadernino con gli appunti dei giocatori da prendere, che in realtà è completamente bianco.
ORE 21,28. Giovanni Lombardi Stronati (lui in persona) fa una rumorosa scorreggia, confidando nel marasma generale che ammutolisce proprio nel momento meno opportuno.
ORE 21,35. Campedelli nota che trentacinque minuti fa doveva essere a letto.
ORE 21,41. Inler. «Un milione!». Tutti si girano di scatto e si accorgono che in fondo alla tavolata c’è una persona che nessuno conosce, il fantomatico e anonimo presidente dell’Udinese.
ORE 22,18. Quaresma. Moratti: «Uno!», e nessuno controbatte. Telefonata di Mourinho, che chiede al presidente di comprarlo ASSOLUTAMENTE. Moratti: «TRENTA!».
ORE 22,37. Carlo Laudisa crolla sul tavolo con tutto il lampadario, sul quale era nascosto per origliare.
ORE 22,40. Ancelotti felice potrà contare su un centrocampo-base tutto gol e assist Beckham, Seedorf, Kakà e Pirlo. Ah no, quello non è fantacalcio.
ORE 22,43. La Menarini e la Sensi si disputano tutti i giocatori più belli, Foti e Semeraro tutti i giocatori più scarsi. Fortuna che non ci sono più Bettarini e Coco, sai che asta selvaggia.
ORE 22,48. Stronati Lombardi (eh, embé? Si chiama così.) dice che deve andare via assolutamente. Chiede a uno a caso di finirgli l’asta per gli attaccanti: così si ritrova Maccarone, Calaiò, Frick e soprattutto Antonino Zito.
ORE 24,30. Alla fine dell’asta si mettono a paragone le squadre. Tutti, come da tradizione, si complimentano con Cairo per la bella formazione messa su.
ORE 24,33. Il giovanissimo presidente dell’Atalanta Alessandro Ruggeri saluta tutti e va a fare un’altra asta, stavolta con i compagni del liceo.
ORE 1,00. Tutti i presidenti se ne sono andati, e sono sparite tutte le penne messe a disposizione da Galliani.